Il gruppo :
I Blind Guardian nascono nel 1985 in una piccola città tedesca chiamata Krefeld. La formazione, rimasta invariata durante questi anni, era formata da quattro bardi dei giorni nostri. Essi erano Hansi Kursch, che suonava il basso e cantava, Andrè Olbrich e Marcus Siepen, i due chitarristi, e Thomen "The Omen" Stauch, un potente e duro-a-frenare batterista. Un giorno, in quell'anno decisero di fondersi in una band, condividendo le proprie esperienze musicali; così naquero i "Lucifer's Heritage". Brevemente produssero i loro primi demo: "Symphonies of Doom" ('85) e "Battalions of Fear" ('86). Entrambi furono ben accolti dalla scena underground tedesca, e nell'88 firmarono un contratto per la No Remorse. Così pubblicarono il loro primo album, chiamato "Battalions of Fear", proprio come il loro secondo demo, e avevano un sound che ricordava i primi Helloween. Il produttore era Kalle Trap (Destruction Drift, Grinder, Paradox...). L'anno seguente produssero "Follow the Blind", molto simile al precedente. Ma questa volta, Kai Hansen (ex chitarrista degli Helloween, attualmente chitarrista e cantante nei Gamma Ray) diede una mano nel produrre l'album, e nella canzone "Valhalla" troviamo i suoi tipici riff e la sua inconfondibile voce. Entrambi gli album erano divertenti, potenti, ben suonati. Ma c'era qualcosa che mancava... il suono andava bene, ma non era ancora perfetto, ancora non era leggendario, non tutte le canzoni, per lo meno. La scintilla arrivò nel '90 - anno del rilascio di "Tales from the Twilight World". Questa volta, la loro musica riusc\'ec ad uscire dal regno germanico, spargendo il virus a livello mondiale. Finalmente, i Blind Guardian raggiunsero la maturità musicale, fondendo suoni metal potenti e melodici con musiche medioevali e movimenti orchestrali. Una nuova era incominciò , quell'anno, e i quattro bardi entrarono nella Leggenda. La copertina del disco fu ad opera di Andreas Marschall, ragazzo tedesco autore di alcune tra le migliori copertine metal. Quest'album raggiunse le orecchie di una grande compagnia chiamata Virgin (!), e sotto questa etichetta cominciarono a produrre indimenticabili perle musicali come "Somewhere Far Beyond" (nel '92), che gli concessero un riconoscimento a livello mondiale. Questo album conteneva canzoni come "Black Chamber", scritta per il pianoforte, "Theater of Pain", orchestrata e assemblata alla grande per molti strumenti orchestrali, "The Piper's Calling", pure pive scozzesi, e la ASSOLUTA "The Bard's Song - In The Forest", più epica dell'epica. Nel 1993, i B.G. rilasciarono il loro primo (e ultimo...?) album live, chiamato "Tokio Tales", registrato (ovviamente!) in Giappone. Questo gli garantì una popolarità mondiale. Dopo questo, il silenzio. Tre, interminabili anni di nulla, in cui i quattro bardi si presero una pausa di riflessione e cambiarono il produttore, chiamando Flemming Rasmussen (ha lavorato con i vecchi Metallica, li conoscete?). Tre anni che però hanno portato l'indimenticabile, irraggiungibile "Imaginatio ns from the Other Side", consacrazione definitiva della band nell'olimpo del metal. Con quest'album, Hansi e soci raggiunsero un altro livello di composizione, di scrittura dei testi, di impostazione mentale. Divennero così i "Blind Guardian - il Gruppo Epico", la band dolce & potente, il gruppo più medioevale di sempre. Questo CD ottenne buone votazioni in tutto il mondo, e chiunque non lo apprezzi, sbaglia e stà perdendo uno straordinario capolavoro. Poi, i quattro metallers rilasciarono uno strano, ma MOLTO fico album fatto di cover e versioni remix, dove raccolsero tutte le loro cover e delle nuove versioni acustiche delle loro canzoni più famose, più una versione live di "The Bard's Song - In The Forest" e una versione strumentale senza chitarre di "Theater of Pain". Ancora una volta, una straordiaria proposta. Questo album sperimentale è chiamato "The Forgotten Tales". E finalmente, nel 1998, i mostri del power metal diedero alla luce il definitivo, totale, devastante power symphonic epic speed cultural e-così -via album metal: "Nightfall in Middle-Earth". Totalmente basato sul "Silmarillion" di J.R.R. Tolkien, questo capolavoro (di nuovo!) mostra la loro straordinaria capacità di tradurre le parole in musica, le immagini in suoni, i libri in tracce di CD. D'altra parte lo fecevano gi\'e0 con gli altri dischi, come le canzoni "Lord of the Rings" e "The Bard's Song - The Hobbit", entrambe basate sui libri omonimi del sempiterno J.R.R. Tolkien. Siamo di fronte ad un ora di musica atmosferica e medioevale ricr eata da chitarre elettriche urlanti, devastanti batterie e percussioni, cantato graffiante, cori mortali e memorabili intermezzi orchestrali. Questi ultimi tre album, completi e perfetti in ogni parte, mostrano che questi quattro bardi sono una certezza, e fortunatamente, non si piegano al denaro e non frenano a comando dei produttori! Era giunta voce che i quattro bardi avrebbero rilasciato tra Marzo ed Aprile un mini-CD contenente tracce 'eliminate' da "Nightfall in Middle-Earth"; putroppo, l'attesa per poterle ascoltare sarà ancora lunga in quanto non verrà più rilasciato come 'stand-alone', ma farà parte di un doppio CD in uscita entro il prossimo anno. ( Marco Nobile Salvatore )